Istruzione e Formazione

Il sogno del futuro inizia quando si è bambini. Oggi l’istruzione e la formazione sono più importanti che mai, poiché il progresso tecnologico trasforma il mondo. Questo comporta opportunità inimmaginabili solo pochi anni fa, ma mette anche in discussione il futuro dei lavoratori di oggi e di domani. Preparare i giovani – e prepararci tutti – al futuro vuol dire anzitutto pensare all’istruzione che ci serve per creare cittadini e lavoratori pronti al mondo di domani, rendendo sempre di più scuola e università degli acceleratori di partecipazione nella società e di cittadinanza attiva. Vuol dire fornire competenze trasversali che permettano di interagire in maniera complementare in un mondo sempre più digitale e automatizzato.

Se le competenze digitali costituiranno l’alfabetizzazione del futuro, la programmazione e la gestione dati, oggi appannaggio quasi esclusivo della formazione tecnico-scientifica, devono essere allargate a tutti, colmando il divario tra donne e uomini oggi esistente su queste competenze, e incoraggiando sempre più le ragazze a seguire dei percorsi di studio in ingegneria, informatica, matematica e le altre scienze dure.
Allo stesso tempo, in un’epoca in cui il sapere è accessibile con un click, a fare la differenza saranno sempre di più la capacità di imparare continuamente e di adattarsi, la curiosità, la creatività, il pensiero critico, l’intelligenza emotiva, l’empatia e le altre competenze sociali, che si coltivano sia con le “vecchie” discipline umanistiche sia con la spinta a produrre nuova arte e cultura. A differenza delle vecchie, molte nuove tecnologie possono essere più inclusive e permettere di non lasciare indietro le generazioni precedenti, a partire dai più anziani e ormai in pensione che vanno affiancati perché restino attivi nella società e perché non si disperda l’enorme patrimonio umano e professionale che rappresentano.

1. Rendere l’Europa una realtà nel campo dell’istruzione attraverso maggiori scambi a scuola, apprendistato, università: è dimostrato che studiare all’estero ha un impatto positivo e diretto sulle competenze critiche necessarie per il lavoro del 21° secolo.

2. Innovare la didattica rafforzando l’istruzione STEM: Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica e implementare il coding dall’età scolastica; intervenire sulle infrastrutture scolastiche e formazione docenti.

3. Sostenere gli attori economici e l’industria nella riqualificazione del personale per rispondere alla sfida della transizione digitale, energetica, ecologica.